La convenienza e la varietà di scelta offerte da piattaforme come Shein hanno conquistato milioni di consumatori, nonostante le polemiche.
Tuttavia, una recente accusa solleva preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza dei prodotti venduti dal gigante dell’e-commerce, specialmente in termini di abbigliamento e calzature.
L’accusa condotta ha preso in esame 21 articoli destinati a diverse fasce d’età: donne, uomini, adolescenti e bambini. Anche le scarpe non sono state trascurate.
L’allarme dell’accusa scaturisce dalla scoperta di una serie di sostanze potenzialmente nocive presenti nei tessuti e nei materiali utilizzati. Tra queste figurano amine aromatiche derivanti dai coloranti azoici, composti organoalogenati, sbiancanti ottici, PVC/PVDC/composti clorurati, oltre a elementi e metalli pesanti come cadmio, arsenico, antimonio e piombo.
Altre sostanze rilevate comprendono ftalati, dimetilformammide (un solvente organico), idrocarburi policiclici aromatici (IPA), silossani nelle suole delle scarpe per bambini (D4,D5,D6), composti organostannici e formaldeide.
Allarme vestiti Shein: un’indagine rivela rischi per la salute
Oltre alla presenza di sostanze nocive, la pesante accusa ha valutato anche la resistenza dei tessuti al sudore e alla saliva – fattori importantissimi considerando il contatto diretto con la pelle – così come la qualità dei vestiti dopo tre cicli di lavaggio secondo le indicazioni riportate sulle etichette.
Questo aspetto è fondamentale per garantire che i capi mantengano le loro caratteristiche nel tempo senza rilasciare sostanze dannose a seguito dell’esposizione all’acqua o al calore.
Le suole delle scarpe vendute su Shein sono state sottoposte a test specifici per valutarne la resistenza alla flessione. Questa prova è essenziale per assicurare che il materiale non si rompa o si deteriori facilmente durante l’utilizzo quotidiano, mettendo potenzialmente a rischio chi le indossa.
Infine ma non meno importante è stata l’analisi relativa alle condizioni dei lavoratori coinvolti nella produzione degli articoli venduti da Shein. Questo aspetto solleva questioni etiche significative riguardo alle pratiche adottate dall’azienda nell’ambito della sua catena di fornitura globale.
Questa indagine getta una luce preoccupante sui prodotti offerti da uno degli attori principali del mercato dell’e-commerce nel settore moda. I consumatori sono invitati ad approfondire ed essere consapevolmente critici nelle loro scelte d’acquisto online.
La risposta del brand
L’azienda risponde così: “SHEIN tiene molto alla sicurezza dei propri prodotti. Per questo motivo, i nostri fornitori sono tenuti a rispettare i controlli e gli standard che abbiamo messo in atto. Lavoriamo inoltre a stretto contatto con agenzie di analisi internazionali di terze parti, come Intertek, SGS, BV e TUV, per effettuare regolarmente test che garantiscano la conformità dei fornitori ai nostri standard di sicurezza dei prodotti. Nell’ultimo anno, abbiamo condotto più di 400.000 test di sicurezza chimica e, quando veniamo a conoscenza di un reclamo, per prudenza rimuoviamo immediatamente il prodotto o i prodotti dal nostro sito web, mentre svolgiamo le adeguate indagini. Se viene poi verificata la non conformità, non esiteremo a intraprendere le opportune azioni di controllo con il fornitore di tale prodotto. SHEIN si impegna a fornire sempre ai consumatori prodotti sicuri e affidabili.”