La depressione in terza età si combatte (anche) con il cibo: basta mangiare questo 3 volte al giorno

La depressione in età avanzata rappresenta una sfida crescente per la salute pubblica globale, con sintomi che possono includere perdita di appetito, insonnia, scarsa concentrazione e un aumento della fatica fisica.

Tuttavia, recenti scoperte suggeriscono che una dieta ricca di frutta, iniziata già dalla mezza età, potrebbe giocare un ruolo chiave nella prevenzione di questa condizione.

Depressione, la frutta
Depressione, come risolvere? La frutta (ErmesAmbiente.it)

Un ampio studio longitudinale condotto dalla Yong Loo Lin School of Medicine della National University di Singapore (Nus Medicine) ha gettato nuova luce sull’argomento.

Pubblicato sul Journal of Nutrition, Health and Aging, lo studio ha coinvolto 13.738 partecipanti seguiti per circa due decenni. I risultati hanno evidenziato come coloro che consumavano maggiori quantità di frutta in età più giovane mostrassero una probabilità ridotta di sperimentare sintomi depressivi negli anni successivi della vita.

L’associazione tra il consumo di frutta e la riduzione del rischio di depressione potrebbe essere attribuita ai livelli elevati di antiossidanti e micronutrienti antinfiammatori presenti nella frutta. Vitamina C, carotenoidi e flavonoidi sono noti per le loro proprietà nel ridurre lo stress ossidativo e inibire i processi infiammatori nel corpo.

Questo può avere un impatto significativo nello sviluppo della depressione. Al contrario, il consumo di verdure non ha mostrato alcuna associazione significativa con la probabilità di sviluppare sintomi depressivi.

Prevenire la depressione: l’importanza della frutta dalla mezza età

Koh Woon Puay del Healthy Longevity Translational Research Programme della Nus Medicine e Principal Investigator dello studio ha sottolineato l’importanza del consumo regolare di frutta come misura preventiva contro la depressione legata all’invecchiamento.

Depressione prevenzione
Come prevenire la depressione? (ErmesAmbiente.it)

Secondo Koh Woon Puay: “I partecipanti che consumavano almeno 3 porzioni al giorno rispetto a quelli che ne consumavano meno di una porzione al giorno sono stati in grado di ridurre significativamente la probabilità di depressione correlata all’invecchiamento del 21%“. Questo obiettivo può essere facilmente raggiunto integrando una o due porzioni di frutta dopo ogni pasto.

Nella fase iniziale dello studio (1993-1998), quando i partecipanti avevano un’età media di 51 anni, è stato chiesto loro quanto frequentemente consumassero una porzione standard dei vari alimenti ogni giorno – specificamente per 14 tipologie differenti di frutti e 25 tipologie di verdure. Nel periodo 2014-2016, con i partecipanti ormai giunti a un’età media di 73 anni, i sintomi depressivi sono stati valutati attraverso il Geriatric Depression Scale.

Anche considerando vari fattori come storia medica personale ed attività fisica praticata, i risultati hanno confermato che un maggiore consumo di frutta era associato a minor probabilità di manifestare sintomi depressivi.

Queste scoperte rafforzano ulteriormente l’evidenza dell’impatto positivo che uno stile di vita salutare ed equilibrato può avere sulla nostra salute mentale man mano che invecchiamo, e pongono le basi per ulteriori ricerche sul ruolo specifico della nutrizione nella prevenzione delle malattie mentali come la depressione.

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