Scatta il nuovo protocollo per i lavoratori. Ecco cosa bisogna fare per limitare e contrastare gli effetti del caldo.
Sono state delle ultime settimane davvero roventi per i cittadini italiani. Nel nostro paese le temperature hanno raggiunto livelli davvero incredibili, suscitando la preoccupazione generale. In moltissime città è scattato l’allarme caldo, con il bollino rosso, quello che indica la situazione di maggiore pericolo, associato a moltissime città italiane. Le istituzioni hanno dato istruzioni per superare in sicurezza l’ondata di caldo.
Se è vero che le preoccupazioni maggiori sono sempre rivolti verso i soggetti più fragili, come i bambini e gli anziani, il pensiero è andato anche a tutti coloro che pur con le alte temperature devono necessariamente uscire di casa e svolgere il proprio lavoro nonostante le alte temperature. Non tutti possono seguire il classico consiglio di non uscire nelle ore più calde e restare preferibilmente a casa, magari con aria condizionata e ventilatore.
È infatti stato studiato un protocollo che contenga misure, consigli e regole per tutti coloro che nei propri ambienti lavorativi sono esposti e soggetti alle alte temperature. Si tratta di una normativa rivolta specificamente ai lavoratori che indica quelli che sono le principali precauzioni da seguire e come comportarsi.
Si tratta di una bozza di undici pagine, dove vengono elencati tutte le variabili. Dai turni alla sicurezza sanitaria, sino poi ai fattori di rischio legati all’età e ad eventuali patologie pregresse avute dal lavoratore. Sono ovviamente presenti anche degli obblighi a carico del datore di lavoro.
I datori di lavoro, oltre a dovere seguire le normative legate alla sicurezza nel posto di lavoro, devono muoversi affinché l’esposizione alle alte temperature del lavoratori venga ridotta il più possibile o eliminata. Gli attuali modelli organizzativi devono quindi essere organizzati in modo da limitare il più possibile i rischi derivanti dall’esposizione alle alte temperature. Deve esserci, inoltre, totale consapevolezza da ogni parte di cosa possa comportare una esposizione alle alte temperature.
Tra le soluzioni previste, c’è l’alternanza tra lavoratori nelle ore più calde, in modo che l’esposizione al sole sia limitata per tutti e non continuata e prolungata. In caso di situazioni particolari, si valuti l’interruzione del lavoro oppure il cambiamento degli orari di lavoro in caso di necessità. La priorità è ovviamente quella di tutelare le condizioni psico-fisiche dei lavoratori
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