Può capitare di arrivare al divorzio a causa del tradimento di uno dei due coniugi nei confronti dell’altro. Spetta qualcosa a quello che potremmo indicare come traditore? Vediamo cosa dice la legge a riguardo.
Come è noto, il divorzio rappresenta sempre un qualcosa di molto doloro per tutte le parti in causa. Si tratta, infatti, del vedere sfumare in maniera definitiva un progetto di vita insieme iniziato in maniera ufficiale proprio con il matrimonio. Il motivo per il quale si può arrivare a questa decisione, ovviamente, sono tanti, dal momento che non si tratta di qualcosa di facile da gestire la vita di coppia in generale. Ma forse il dolore maggiore si prova proprio in caso di tradimento, dal momento che viene meno un aspetto fondamentale come la fiducia reciproca.
Da questo punto di vista il tema è estremamente articolato e complicato e difficile da gestire, sia per le parti in causa che per la legge. La reazione ad una scoperta di questo tipo, infatti, è estremamente soggettiva, dal momento che c’è chi lo ritiene un problema insormontabile e chi, invece, lo accetta. In tal senso, però, la parte traditrice della coppia ha diritto qualcosa nel momento in cui si arriva al divorzio proprio a causa di questo tradimento? Vediamo che cosa dice la legge a riguardo.
I casi di infedeltà, nella nostra società, come è noto sono tanti e di diversa natura. Tutti hanno, però, in comune la delusione ed il dolore che prova la parte tradita della coppia. In tal senso, il coniuge che tradisce non ha diritto all’assegno di mantenimento nel caso in cui l’ex marito chiede la separazione con addebito. Il discorso, ovviamente, cambia in caso di divorzio consensuale. Ma non è tutto, dal momento che una condotta di questo tipo può far decadere anche un altro diritto.
Qualora il coniuge dovesse morire prima della sentenza di divorzio, il coniuge infedele perderebbe anche il diritto ad ottenere la sua parte di eredità. Con la sola separazione, infatti, ne avrebbe diritto di base, ma in questa fattispecie cambia tutto. Anche in caso di tradimento, però, il coniuge infedele ha comunque diritto all’affidamento condiviso dei figli ed anche all’assegnazione della casa coniugale, a patto che il giudice riconosca la collocazione prevalente della prole.
Il motivo da questo punto di vista della normativa sull’affidamento dei figli è presto spiegato. Un tradimento, infatti, non implica che ci siano delle scarse capacità genitoriali da parte del profilo coinvolto, moglie o marito che sia. Insomma, si tratta di un qualcosa di importante da conoscere.
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