Il caldo asfissiante di questi ultimi giorni ha richiesto un’azione intensiva da parte del governo a favore dei lavoratori, sulla base di tale motivazione nasce la cassa integrazione da caldo.
Il ciclone africano sta seriamente mettendo in serio pericolo la tranquillità e stabilità degli italiani, è stata diramata un’allerta diretta alla popolazione al fine di proteggersi dalle alte temperature, evitando di uscire durante le ore più calde soprattutto per gli anziani.
In questo frangente sono state registrate delle vere proprie emergenze anche in campo lavorativo, Poi ti chiamo sono costretti a trascorrere le ore all’aria aperta per portare a termine gli impegni presi. Proprio alloro e diretta la nuova azione governativa promossa anche dall’Inps, in tutela e protezione di questa categoria di lavoratori considerata attualmente debole.
D dato i picchi di stagione a causa del caldo africano, con temperature sopra i 40 gradi in diversi comuni italiani, l’Inps ha deciso di pubblicare una circolare che determina quelli che sono i termini per poter accedere alla cassa integrazione da caldo quando la colonnina della temperatura supera i 35 gradi.
Si tratta di un emendamento regolarizzato dalla circolare 139 pubblicata nel 2017, con messaggio 1856 dello stesso anno diramato dall’Inps per determinare permettere ad aziende e dipendenti di usufruire di un ulteriore protezione nel momento in cui non sussistono le condizioni adatte per eseguire il lavoro. In particolar modo, si fa riferimento ad una cassa integrazione ordinaria che può essere richiesta durante questo status di emergenza così come si sta verificando durante questo luglio cocente del 2023 con picchi di oltre 45 gradi.
Le modalità di richiesta della cassa integrazione rimangono sempre le stesse, anche durante status di emergenza come quelli dettati dalle temperature alte in estate o sotto lo zero durante la stagione invernale. Si fa riferimento ai bollettini metereologici diramati di giorno in giorno, per accertare le temperature reali e verificare così se sussistono le condizioni necessarie per poter svolgere il proprio lavoro.
Nella legge che regolarizza questo tipo di cassa integrazione è possibile leggere anche il seguente cavillo: “Possono costituire evento che dà diritto a trattamento di integrazione salariale temperature percepite superiori a 35 gradi se pure la temperatura reale è inferiore al perfetto valore“. In ogni caso, potete sempre chiedere delucidazioni sull’argomento agli sportelli Inps o direttamente al vostro datore di lavoro, il quale si dovrà occupare di aspettare eventualmente la documentazione necessaria per accedere al sussidio.
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